Di recente sono riuscita a motivare un amico, Gabriele Ciufo, a riavviare la sua newsletter dopo tempo (qui puoi iscriverti al suo Labirinto).
Da lì ho capito che forse ho un futuro come “Newsletter Coach” (bella questa etichetta! l’hai mai sentita? io no).
Anche se io in verità ho dimostrato ancora poco (o molto, punti di vista): questa newsletter è nata giusto da 20 giorni e qui siamo già più di 200 persone (e in 300 la leggono, quindi altre 100 persone la seguono dall’archivio o tramite condivisioni, deduco). Sono molto orgogliosa e felice di questo risultato, anche e soprattutto per i feedback che ricevo in DM e per le nuove persone che ogni settimana si uniscono a me e te qui.
Ripenso a un fatto emblematico: prima di avviare questa newsletter io ho lasciato passare mesi in cui ho procrastinato senza alcun senso. Mi ci è voluto lo sprone di Andrea Ciraolo (eccallà, di nuovo lui!) che mi aveva detto:
“Se fra una settimana non avrai ancora creato il tuo lead magnet [il pdf della mia Guida gratuita] tu avvierai lo stesso la tua newsletter”.
Risultato: in una settimana ho creato la Guida e anche avviato la newsletter.
1 settimana VS mesi di procrastinazione.
Mi bastava così poco tempo per partire, quindi?
Allora non era davvero una questione di mancanza di tempo… eeeggià.
Andrea è stato illuminante anche su un altro aspetto: ero indecisa sulla piattaforma, sapevo già usare MailChimp ma non mi ha mai fatta impazzire la sua macchinosità. Andrea mi ha detto:
“Devi eliminare le barriere. Usa la piattaforma più semplice per te, che ti faccia risparmiare tempo e partire subito.”
Da lì ho pensato che seguivo diverse newsletter create su Substack, tra cui la sua, e che mi piace moltissimo lo stile asciutto di questa piattaforma. Ma la sua virtù è un’altra: ti permette di avviare la tua mailing list e inviare la tua prima newsletter in meno di 1 ora.
(Ho pensato che se la mia newsletter continuerà a crescere bene, più in là potrei creare un percorso di coaching in cui affianco un tot di persone nell’avviare la propria newsletter da zero su Substack, sfruttando anche i social. Ti sarebbe utile un servizio del genere? Fammelo sapere in DM su Instagram.)
Cosa ho imparato da questa esperienza?
Te lo racconto nella pillola strategica di oggi.
Pillola strategica
Spesso ciò che ti serve non è più tempo o l’idea giusta o mezzi tecnologici migliori, ma un* mentore che ti sproni ad andare oltre le tue barriere. Cerca quella persona che ha più esperienza di te, dalla quale imparare e trarre ispirazione. Anche per questo è fondamentale coltivare relazioni online e offline: per innescare scambi virtuosi come quelli che mi sono creata io.
Le barriere possono essere sia interne (psicologiche, personali) che esterne, ad esempio di tipo tecnologico. Scegli la piattaforma/il formato che ti semplifica la vita e che ti permette di partire senza inutili zavorre.
Il perfezionismo è il tuo peggior nemico. Io credo sempre più nell’approccio lean, ovvero evitare il superfluo, partire leggeri e testare. Parla benissimo di “Lean Methodology” Luca Mastella nel percorso su Learnn sul Growth Hacking. Se vuoi vedere la sua lezione clicca su questo mio link affiliato che ti dà accesso ai contenuti su Learnn gratis per 7 giorni.
Ripensa a tutte quelle volte che hai voluto avviare qualcosa, magari proprio la tua newsletter: ti sei fatt* frenare da barriere? Di che tipo erano?
Raccontamelo in DM su Instagram se ti va, sono curiosa di ascoltare la tua esperienza :)
Risorsa utile
La newsletter di Gianluca Diegoli con sue riflessioni su marketing, comunicazione e digital. Dall’ultima edizione mi son segnata questa frase che riassume bene il punto sul posizionamento che ho inserito nella mia guida gratuita: “l’arte produce e poi spera di trovare un pubblico, il marketing trova un pubblico e poi produce”. Per iscriverti alla sua newsletter clicca qui.
Social news
Facebook potrebbe fare rebranding cambiando nome? Questo sarebbe un ulteriore step verso il futuro di Facebook come “metaverso”, come lo ha definito di recente Mark Zuckerberg.
Instagram starebbe testando stories da 60 secondi. Io non sono molto convinta… le stories non hanno un player e il fatto di non poter portare avanti o indietro un video di 1 minuto potrebbe essere controproducente, considerato che le stories nascono come contenuto snack e veloce, che permette di skippare i 15 secondi passando alla pillola di contenuto successiva. Tu cosa ne pensi? Fammelo sapere in DM su Instagram.
Cosa vedere, ascoltare, leggere
Tra la Sicilia e Milano ho una pila di libri che attendono di essere letti. So già che il mio trasloco a Milano riguarderà per il 50% vestiti e per il 50% libri. Dalle mie letture estive (sigh, non leggo roba nuova da allora) recupero queste due che ti consiglio: Semina come un artista e Ruba come un artista (link affiliati), entrambi di Austin Kleon, artista e scrittore, che ti fanno capire come oggi non esista nulla di veramente inedito, ma i contenuti sono frutto delle suggestioni attorno a noi che ci ispirano, e che il segreto per costruire un seguito fedele intorno ai nostri contenuti è condividere il nostro percorso senza alcuna riserva. Seminare in modo generoso, creando valore.
E al potere della condivisione è dedicata l’ultima edizione della newsletter Ellissi di Valerio Bassan che tratta di Creator Economy. Leggila qui (e ti invito a iscriverti, io ci trovo sempre riflessioni illuminanti!).
Ti consiglio di recuperare questa diretta IG con Yari Brugnoni di Not Just Analytics e Luca Mastella di Learnn in cui hanno parlato di come gestire i propri contenuti online nell’era del calo dell’attenzione.
Dalla social-sfera
Sono sempre rimasta colpita dall’uso di Twitter per creare thread in cui si sviscera un discorso in più concetti: 1 concetto = 1 tweet. Un modo per aggirare il limite di caratteri di questo social e creare una discussione impilata. Io non ho mai usato Twitter strategicamente, ma quasi quasi… Ecco un esempio. Tu hai mai visto qualcosa del genere? Fammelo sapere in DM su IG.
Cosa ho fatto di recente…
Ho rivisto dei carissimi amici che sono i migliori podcaster che conosco: Andrea Ciraolo (e sono due citazioni in una newsletter, dovrò davvero chiedergli dei soldi…) e Matteo Scandolin (che è dentro Querty, il network di podcast che ha prodotto il mio nel 2018, Match and the City), con cui abbiamo registrato qualcosa. Non spoilero, se no loro non saranno più i miei BFF. Ad ogni modo questa cosa uscirà in settimana, quindi ve la svelerò a breve! È stata un’emozione enorme per me tornare a fare podcast, con amici a cui voglio bene e che stimo.
Questa sezione potrebbe anche chiamarsi “cosa non ho fatto di recente” (anche per smetterla con ‘sta storia della produttività che poi ci genera sensi di colpa): sono ferma con le pubblicazioni, sia su @marvi.santamaria che su @matchandthecity. E per questa cosa mi auto-flagello. È che essere di passaggio a Milano, non avendo uno spazio di lavoro mio e una stabilità nel quotidiano mi rende difficile produrre contenuti. Confido che appena avrò una casa mia a Milano potrò rimettere tutto in asse. Le idee di certo non mi mancano!
Ho seguito il primo webinar di Arianna Lai su come costruire il proprio ecosistema digitale, riservato a chi la sostiene sul suo profilo Patreon. Come ormai saprai, Arianna è stata la mia mentore nel percorso da freelance e adesso si è lanciata in questa nuova avventura Patreon1 per cui le indirizzo un enorme augurio! Se vuoi sbirciare cosa offre Arianna ai patrons, clicca qui.
Sono uscita una mattina a Milano con mio fratello per farmi scattare delle foto da fèscion bloggher per il feed, e ho avuto l’ennesima prova di essere negata. Avevo preparato anche delle belle reference su Pinterest, ma il confronto con il risultato delle mie pose è impietoso. Allora ho pensato che potrei farci un carosello in cui confronto Pinterest VS Reality per normalizzare il mio disagio. Ti piacerebbe questo format?
Cosa farò…
Preparare nuovi contenuti per @marvi.santamaria e @matchandthecity, magari? Dai! Ah, inoltre avrei anche già bloccato un nickname su TikTok e Instagram per una mia terza community che per come l’ho pensata strategicamente potrebbe avere alto potenziale e creare valore (e potrebbe interessare a una buona fetta di persone che mi seguono qui). Non ho idea di come trovare il tempo per gestire un nuovo progetto, ma sono certa che questo sia un falso problema: è tutta questione di organizzarsi per creare lo spazio mentale sufficiente (torniamo al titolo di questa newsletter). Anche a te capita di avere tante idee ma non riuscire ad avviarle o portarle avanti? Ho il sospetto che tutto ciò abbia a che fare con la multipotenzialità, prima o poi ci farò dei contenuti verticali. #staytuned
Questa settimana torno in Sicilia per il ponte di Ognissanti e se tutto va bene ritorno a Milano verso metà novembre per andare alla Games Week e con l’occasione traslocare: sì, salvo imprevisti, avrei trovato casa a Milano… ma siccome sono molto scaramantica e mi sembra troppo bello per essere vero, facciamo che io non ti ho detto nulla, ok?
Per la rubrica hate speech verso chi ha lasciato il posto fisso, un commento che ho ricevuto:
Tieni botta, che il ponte di Ognissanti è vicino.
Al prossimo lunedì!
Marvi
Patreon è la piattaforma più famosa e utilizzata per creare membership, ovvero piani di abbonamento che permettono di offrire agli iscritti dei contenuti in esclusiva per loro. Viene utilizzata nei settori più disparati, da artisti a content creator a consulenti di vario tipo, e io come raccontato nelle mie stories ho già in mente come potrei sfruttarla (e l’idea mi gasa tantissimo). Ma devo attendere di costruire una base solida di contatti per poter lanciare una mia membership. Considera che a dichiarazione di Patreon il tasso di conversione da lead (es. iscritti a newsletter come te qui) a sostenitori è del 3%.