Siamo davvero in una "nuova normalità"?
Oggi comincia il mio Festival delle Relazioni Digitali: ti aspetto online!
Ciao.
Hai ragione.
Non ci leggiamo da più di un mese, ho bucato qualsiasi regola del marketing.
Non volevo che questa nostra relazione andasse così… con me che a un certo punto sparisco.
Ma del resto questa è la possibilità che ci danno le relazioni digitali: oggi sono sul tuo schermo e domani… puff!
Chiedendoti scusa per l’assenza, torno però a mani piene per portarti ciò per cui ho latitato…
Oggi comincia il mio Festival delle Relazioni Digitali! (alè, l’ho detto, ora posso respirare)
Cos’è questo Festival?
2 giorni, 8 panel, 12 speaker. Un evento online gratuito, in diretta streaming sulla pagina Facebook della mia community Match and the City, che quest’anno giunge alla sua seconda edizione. Un progetto che ho ideato l’anno scorso in piena pandemia, per riflettere sul rapporto col digitale e sulle relazioni che nascono online.
Il tema della seconda edizione
Se ci pensi, durante la prima fase della pandemia, quando eravamo tutti completamente smarriti/e, una delle parole più ricorrenti è stata “normalità“.
La normalità spezzata, la normalità desiderata.
Di fatto siamo ancora nel mezzo di una trasformazione epocale ed è per questo che il tema della seconda edizione del mio Festival non poteva che essere una domanda, dato che non abbiamo ancora tutte le risposte: “New Normal?”.
Al Festival vogliamo infatti riflettere su cosa è cambiato in meglio e in peggio: assieme a personalità esperte in diversi campi proveremo a tracciare le nuove coordinate delle relazioni digitali, in un’ottica sempre più “onlife“.
Ospiti
Avrò la gioia di ospitare sul mio palco virtuale: la Content Creator sui temi dell’imprenditoria digitale Federica Mutti, l’esperta di comunicazione digitale e scrittrice Arianna Lai, l’analista e formatore sulla trasformazione digitale Fiorenzo Pilla, la psicoterapeuta e counselor dell’Università di Milano Bicocca Rossella Dolce, il dottorando in Sociologia dell’Università di Genova e visiting student della Stockholm University Matteo Botto, la ricercatrice in Sociologia all’università di Madrid e Lecturer dell’Università di Amsterdam Silvia Semenzin, la ricercatrice in New Media & Digital Culture all’università di Amsterdam Lucia Bainotti, la psicologa e psicoterapeuta Lucrezia Marino, l’antropologa ed educatrice sessuale Giulia Zollino, il professore e autore di Marketing e Digital Wellbeing Alessio Carciofi.
Supportato da…
Anche quest’anno rinnova il suo supporto all’evento lo sponsor Meetic, la nota piattaforma di dating online per i single che desiderano instaurare relazioni autentiche.
Meetic sarà presente anche in palinsesto con un intervento incentrato sull’amore online oggi tra bisogno di autenticità e di un pizzico di follia, in cui dialogherò con Federica Cacciola, attrice, autrice, conduttrice e comedian.
Si riconferma come Media Partner anche Mashable Italia, per il cui conto sarà presente Gabriele Di Donfrancesco che scrive di cultura digitale sulla testata, in un panel in cui ci interrogheremo sui confini tra online e offline oggi.
Ti aspetto!
Si comincia oggi sabato 7 maggio alle 9:45 con la mia apertura del Festival e si prosegue con 4 panel, ci si ritroverà domenica 8 maggio dalle 9:00 alle con altri 4 panel per chiudere questa due giorni che spero sarà ricca di spunti per te così come per me.
Ps. Qui puoi recuperare i video della prima edizione.
Link consigliati
In queste settimane ho ascoltato moltissimo i podcast, te ne consiglio tre:
Hacking Creativity, in cui Edoardo Scognamiglio e Federico Favot “hackerano” la creatività di personaggi di spicco del mondo creativo ma non solo, per rubargli nuovi metodi per generare idee ed essere originali. Una fonte continua di ispirazione.
È tornato #IoMiProclamo! Il podcast di Arianna Lai per creare la tua marca personale. Ci era mancato!
Questo lo rubo dalla newsletter di Alessio Carciofi: il podcast “Il lavoro non ti ama”, realizzato in collaborazione con minimum fax e scritto e condotto da Priscilla De Pace e Edoardo Vitale, è un’indagine sul mondo del lavoro contemporaneo incentrata sul lavoro digitale, sul lavoro precario e freelance, sul lavoro creativo, cognitivo e culturale. Parte da una domanda cruciale: “se il lavoro non ci ama, perché pretende il nostro amore?”. Ho ascoltato il primo episodio ed è un pugno allo stomaco.
Come avrai notato questa newsletter ha una struttura anomala rispetto a quella a cui eri abituat*: devo rassegnarmi al fatto che non sempre posso fare le cose perfette come vorrei.
Ma passata questa bellissima baraonda del Festival (che è un bel da fare dato che l’ho ideato, lo organizzo e lo conduco io da sola solissima) coglierò l’occasione per riprendere in mano questa newsletter e renderla ancora più di valore per te, promesso!
Grazie per essere ancora qui, ci leggiamo online!
Marvi